C'è chi dice Sì c'è chi dice No!
Ecco cosa c'è da sapere sul fluoro e sulle linee guida della OMS
Il fluoro è un elemento presente in quantità limitate nell'organismo umano , dove si concentra soprattutto nelle ossa e nei denti. L'evidenza scientifica ha ampiamente dimostrato che nelle comunità in cui veniva effettuata fluoroprofilassi i bambini mostravano un rischio ridotto se non nullo di carie.
Allora? Perché il fluoro viene spesso demonizzato?
Il problema nasce dal fatto che in alcune situazioni dosare la quantità di fluoro che si assume durante il giorno potrebbe essere molto difficile, In alcuni paesi (NON IN ITALIA, tranne che nelle aree vulcaniche) le acque pubbliche sono fluorizzate e se si aggiungesse il fluoro assunto con alcuni alimenti e con dentifrici e collutori, allora non sarebbe più possibile calcolare la reale quantità presa. Nel nostro paese invece, la assunzione di fluoro avviene solo con alcuni alimenti - certe acque, pesce, frutti di mare, the, patate (soprattutto la buccia) cereali, spinaci e altri vegetali- o con compresse di fluoro e dentifrici. Il rischio di sovradosaggio è veramente minimo e se capita è perché i piccoli riescono ad accedere ai tubetti e involontariamente ne ingeriscono quantità importanti.
Ad oggi, l'effetto preventivo del fluoro nei denti già erotti, ottenuto attraverso dentifrici e gel, è considerato più efficace rispetto a quello ottenuto assumendo il fluoro sottoforma di compresse o gocce. Per questo motivo, ad oggi, le linee guida dell'OMS non consigliano più la somministrazione di fluoro per bocca appena nato il piccolo, ma solo l'assunzione, alla comparsa dei primi denti, di dentifrici fluorati tarati in base all'età. Gli integratori fluorati devono essere prescritti dal pediatra o dall'odontoiatra solo nei casi in cui il bambino rifiuti il dentifricio o ci sia un rischio molto alto di carie.
Per ulteriori info sui dosaggi e le modalità , che variano in base all'età, alla dieta, alle abitudini igieniche e alla familiarità alla carie, non esitate a contattarci!
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